Sidigas Avellino-Enel Basket Brindisi: 85-83
12° Giornata Serie A BEKO - 26\12\2013
Gara infinita che Avellino fa sua dopo due ore
di colpi di scena continui. E’ Brindisi a fare la lepre nel primo tempo
con un Dyson indemoniato e una percentuale
da urlo da oltre l’arco per tre quarti (13/20), salvo poi alzare
bandiera bianca al cospetto di un Ivanov ancora una volta dominante
sotto le plance (25 punti e 11 rimbalzi). Di Cavaliero il sottomano
decisivo sulla sirena finale che ha sparigliato la contesa. Raramente
capita di assistere ad un primo tempo così denso di avvenimenti: 53
minuti di durata e 25 falli fischiati in un avvio tutt’altro che
spigoloso. Ne fanno le spese James (tre falli al 7’), ma soprattutto
Lakovic che dopo aver infilato due triple (15-13 al 7’) si attarda nel
discutere del suo terzo fallo con l’arbitro Sardella che gli sanziona la
quarta penalità. I padroni di casa, privi dell’influenzato Spinelli,
accusano il colpo. Brindisi tira sette liberi consecutivi e va in fuga
(15-22 all’8). Arriva anche il fallo tecnico a coach Vitucci dopo la
sirena di fine quarto: Bulleri, Campbell e Todic affondano il coltello
in avvio di secondo. La Sidigas stenta a trovare tranquillità e
sprofonda sul -15 (23-38 al 13’). Dean apre e chiude da oltre l’arco un
contro break importante di 11-2 (37-40 al 18’). Le percentuali di
Brindisi nel tiro da tre sono da urlo: Dyson e Snaer piazzano sette
triple in altrettanti minuti a cavallo del secondo e terzo quarto (56-67
al 25’). Il ritorno in campo di Lakovic da più fluidità alla manovra
irpina che trova in Dean il terminale principe, ma è lo stesso sloveno a
ridurre il distacco (66-69 al 29’). Diversi i giocatori gravati di
quattro penalità sul parquet: la batteria di lunghi ospite è al limite:
Ivanov piazza nove punti di fila: è il sorpasso (78-77 al 36’). Si
viaggia sul filo dell’equilibrio. A 33’’ dalla fine James commette il
secondo fallo: Ivanov impatta dalla lunetta (83 pari). Nell’azione
successiva Lewis fallisce il sottomano. A sei secondi dalla fine,
Cavaliero percorre tutto il campo e deposita il sottomano vincente sulla
sirena finale.
Articolo: Massimo Roca © La Gazzetta Dello Sport ©
Articolo: Massimo Roca © La Gazzetta Dello Sport ©
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