1 Milano (posizione
precedente 2) La lunga attesa durata tutto il girone di andata è
finita: la strafavorita della vigilia raggiunge finalmente la posizione
n.1 del ranking anche nella realtà e non solo sulla carta. E’ di fronte
ad un girone di ritorno totalmente in discesa dove le sue difficoltà in
trasferta non saranno più testate sui campi delle squadre più forti,
almeno fino all’ultima giornata. Se non avrà cali d’energia in difesa
fuori casa, ci sono i presupposti per la fuga.
3 Brindisi (prec.
3) Non ci facciamo tanto impressionare dalla batosta del Forum, la
sconfitta ci sta e vale due punti come le altre. Diamo fiducia alla
squadra di Bucchi a patto che si rimetta subito in riga con Roma
domenica.
4. Roma
(prec. 5) Successo facile con Montegranaro ma siccome nelle ultime 10
partite ne ha vinte otto, bisogna credere a questa squadra che sta
confermandosi sui livelli, considerati irripetibili, dell’anno scorso.
La verità definitiva la sapremo in marzo quando l’Acea uscirà da 4
trasferte di cui tre con Brindisi, Cantù e Milano. Peraltro è la squadra
che ha vinto più di tutte fuori casa.
5. Sassari (prec.
6) Cresce per la sconfitta di Siena più che per il successo con Bologna
risicato… Esce piuttosto malconcia dalla fase di calendario più
difficile che si chiuderà domenica a Cantù, dopo aver perso in casa con
Siena e Milano (e rischiato con Bologna) e fuori con Roma e Brindisi.
Esame di maturità fallito, ma è chiaro che molto dipende dalle cattive
condizioni di Travis Diener, due punti nelle ultime tre partite
disputate. Il futuro è qui.
7. Venezia
(prec.7) Se avessimo dato retta alla pancia, oggi avremmo messo Venezia
davanti a Sassari e Siena. Secondo noi, può ambire al terzo-quarto
posto, ha ricominciato ad affrontare le avversarie che costarono la
panchina a Mazzon vincendo, deve fare punti visto che poi andrà sul
campo di tutte le grandi ed è per questo che siamo stati cauti.
8. Reggio Emilia
(prec. 8) Non perde posizioni dopo la prima sconfitta in casa maturata
negli ultimi minuti con Varese solo perché le dirette antagoniste hanno
fatto peggio. E adesso sul suo campo dovrà vedersela con tutte le big,
quindi urge prova importante fuori casa.
9 Pistoia (prec.
12) Le facciamo fare un grande salto in avanti, che la partita con
Cantù l’aveva praticamente persa, perché ha dimostrato anche stavolta
qualità caratteriali importanti e sangue freddo nei momenti che contano.
Squadra in mano agli americani senza far finta che non lo sia, per cui
danno il meglio.
10 Varese (prec.
13) La vittoria di Reggio Emilia in un momento tanto delicato per la
squadra e la società è uno di quelli che può far svoltare la stagione
anche se lunedì a Masnago c’è Milano ed è meglio volare bassi. Ma
stavolta la Cimberio non s’è squagliata alla fine. Segnali? Azzardiamo
un sì, ma resta dura.
11 Caserta (prec.
9) La sconfitta di Venezia contro una delle squadre calde del momento
ci sta, meno i 6 punti nel primo quarto. Approccio sbagliato, è arrivato
Easley ma Hannah continua a deludere. Ma se vince le prossime 4 gare
abbordabili in casa, è in carrozza.
12 Bologna
(prec. 10) Vero che bisogna guardare la big picture e non fare calcoli
parziali, ma è 2-8 nelle ultime 10 gare, ne ha vinta una delle ultime 7,
si è fatto male Jordan. La situazione è complicata nonostante abbia
prodotto buone cose a Sassari.
13 Avellino
(ex aequo, prec. 11) Non si riesce a venirne a capo: dopo la
controprestazione di Reggio Emilia, riperde con l’ultima in classifica.
Thomas ha provato a farsi perdonare dopo il no show alla partenza per
Reggio, ma gli americani non rendono. C’è qualcosa che la frena da
inizio stagione.
14 Cremona (prec.
14) Ha vinto tre partite consecutive. Anche l’anno passato, Pancotto
arrivato ad Avellino ha perso le prime tre, anche male, è poi s’è messo a
vincere e non s’è fermato. Oggi è più difficile perché ha un calendario
terribile, e perciò la teniamo quattordicesima, ma basta un po’ di
pazienza.
15 Pesaro
(prec, 16) Batte Avellino per la seconda volta quest’anno e vince per
la prima volta in casa. La strada per la salvezza è lunga e passa anche
da ribaltamento dello scontro diretto con Montegranaro, ma può farcela.
Curiosità per il nuovo assetto con Perry play e Turner come la palla
meno in mano.
16. Montegranaro
(prec. 15) Al momento è davanti a Pesaro in classifica ma il fuoco
amico è micidiale: o la società sistema le pendenze coi giocatori, o va
giù dritta in Gold se non si sfascia prima. La squadra è già indebolita,
se poi l’unica spinta per giocare bene è cercare un posto altrove…
Articolo di: Luca Chiabotti © La Gazzetta Dello Sport ©