Se domenica l'Enel batterà Sassari chiuderà l'andata davanti a squadre ben più blasonate. Attesa per l'esordio del nuovo centro Chiotti. Bucchi: "Ci assicura tanta esperienza ed è carico perché giocherà di più che a Milano"
Effetto Brindisi: a 40’ di distanza da un sogno davvero
impensabile a inizio stagione. Battendo Sassari domenica al
Palapentassuglia, l’Enel chiuderebbe il girone d'andata al primo posto,
mettendo in fila club ben più blasonati. E proprio contro la squadra di
Meo Sacchetti farà l’esordio anche l’ultimo arrivato, il centro David
Chiotti, che andrà a sostituire Alade Aminu, passato in Turchia al
Banvit. “Una scelta ben ponderata – il pensiero del tecnico brindisino
Piero Bucchi – credo la migliore che avessimo potuto fare. Lui ci
assicura tanta esperienza, e poi è gasato perché aumenterà sicuramente
il minutaggio rispetto a quello che avrebbe potuto ottenere con
l’Olimpia Milano”.
STELLE —
Il fenomeno Enel non è certo un caso: si è cercato di evitare gli
errori dello scorso anno, costruendo una squadra senza una vera stella,
ma con un gruppo di giocatori che assicurano tanta sostanza. A partire
da Jerome Dyson e Delroy James, tra l’altro i primi due marcatori con
16,1 e 12,6 punti di media a partita. Si tratta di una coppia altamente
spettacolare, con James autentico tuttofare e rivelazione della stagione
dopo l’annata passata a Ferentino, nell’ex LegaDue. Ma anche Folarin
Campbell, uno che due anni fa salvava Sant’Antimo sempre in LegaDue, ha
dimostrato di poter essere assolutamente competitivo anche al piano di
sopra. E poi ci sono Lewis, Snaer, Todic, Zerini, Formenti ma
soprattutto Massimo Bulleri, uno che dispensa consigli a tutti dall’alto
della sua esperienza. Il resto, lo fa il pubblico brindisino. Per come è
strutturato il Palapentassuglia (vetusto e inadeguato per una Serie A
decente) il fattore campo si fa sentire (il pubblico è praticamente a
ridosso del parquet), e i giocatori sono anche bravi a cercare il
sostegno della gente.
TALENTI —
Intanto, il g.m. Alessandro Giuliani è in questi giorni negli Stati
Uniti per il consueto appuntamento con lo Showcase, il torneo che
riunisce a Reno, in Nevada, i migliori giocatori della D-League, la
seconda lega professionistica americana. Un viaggio di aggiornamento per
scovare talenti su cui poter “rischiare” in futuro. E sempre parlando
di giocatori, sono stati aggregati alla prima squadra in prova Momcilo
Latinovic, di nazionalità serba, del 1989, e Martin Jurtom, estone del
1994. Senza una disponibilità economica notevole, per poter reggere ad
alto livello Brindisi dovrà sempre puntare sull’abilità nel prendere
giocatori dall’elevatissimo rapporto qualità-prezzo. Intanto, ora si
pensa ad altro. Ossia a dire, tra qualche giorno, di essere la numero
uno della Serie A al termine del girone d’andata. Mica male.
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